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METODO SCIENTIFICO

[Articolo composto da 740 parole]

Riferimenti: metodo scientifico, bufale, fake news
Sommario: descrizione di come realizzare ricerche utilizzando il metodo scientifico. Modalità di pubblicazione dei lavori di ricerca. Come analizzare e difendersi dalle fake news.

Il metodo scientifico è la modalità con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà, affidabile e verificabile. (Wikipedia).
Il metodo scientifico, si basa sull’osservazione e sulla sperimentazione, sulla misura, sulla produzione di risultati per generalizzazione (induzione) e sulla conferma di tali risultati attraverso un certo numero di verifiche. (Enc. Treccani)

Le origini del metodo scientifico vengono attribuite a Gallileo, alcuni parlano di metodo galileiano, anche se in probabilmente le radici del metodo risalgono all’antichità

Cosa significa seguire il metodo scientifico?
Molto semplicemente, dopo aver formulato delle ipotesi (…penso che…) o aver assistito a degli eventi (… ho visto…), si giunge a delle conclusioni considerazioni certe, (…ho verificato, ho rilevato che…), basate su riscontri reali, verificabili e riproducibili (… per giungere a queste conclusioni ho proceduto così…).

Anche se non è certo che sia stato effettivamente eseguito, il noto esperimento di Gallileo   rappresenta un esempio di metodo scientifico. Curiosità… l’esperimento è stato riproposto sulla Luna nella missione Apollo 15  (https://youtu.be/KIHsl5muVYM)

Perché parlare di Metodo Scientifico?
Nel prosieguo è mia intenzione pubblicare delle opinioni/considerazioni su alcune questioni che riguardano la salute e l’ambiente e vorrei dare a queste analisi, quando possibile, un rigore scientifico tale che si possano considerare affidabili, sicure.

Come funziona?
Dopo aver formulato una ipotesi in un campo di interesse, si effettua la raccolta dei dati, le osservazioni o quant’altro necessario per la ricerca e si effettuano le elaborazioni necessarie.
Questa fase, a secondo del tipo di ricerca, può durare mesi, ma anche anni.
Terminate le elaborazioni, si valuta se le ipotesi sono confermate e si validano con elaborazioni statistiche.
A questo punto, ammesso che tutto sia andato come previsto, si deve rendere pubblico il risultato della ricerca, pubblicandolo su una rivista.
Si può scegliere di pubblicarlo come documento Open-Access (ovvero un documento disponibile a tutti) e in questo caso, può essere necessario pagare la rivista per la pubblicazione, oppure si può pubblicare su riviste a pagamento e quindi per la lettura è necessario acquistare la rivista, o pagare una royalty. Oggi normalmente tutte le pubblicazioni sono disponibili on line sia open che a pagamento.
Affinché la rivista, il sito o il blog accetti di pubblicare il lavoro, lo stesso deve essere sottoposto a revisione da parte di due ricercatori (referee) di pari livello e con competenza nella materia oggetto della ricerca. La pubblicazione può essere accettata così com’è, più solitamente essere oggetto di revisioni di livello minore o maggiore, oppure scartata in quanto non conforme.
I ricercatori non conoscono i referee e i referee non si conoscono fra di loro.
Questa procedura consente generalmente di far arrivare a pubblicazione solo articoli/ricerche con un contenuto valido, anche se purtroppo sono conosciuti casi anche famosi di truffa…
(https://www.epicentro.iss.it/vaccini/autismoVaccini2014)
Nella mia esperienza come referee, m’è capitato di consigliare delle major revisions ad un possibile articolo che nasceva zoppo e poiché probabilmente anche l’altro referee ha espresso opinioni simili, l’articolo non è stato pubblicato!

Se siete curiosi, potete trovare i miei lavori e le mie pubblicazioni su:
https://www.researchgate.net/profile/Giulio-Barigelletti
Conoscenza dell’inglese scritto necessaria!

FAKE NEWS (o Bufale in gergo) : Notizie false, con particolare riferimento a quelle diffuse mediante la Rete (Enc. Treccani).
Sempre più frequenti, rappresentano spesso, l’opposto del metodo scientifico.
Per motivazioni varie: di interesse economico, di opportunità o più semplicemente per scherzo, ma anche per errore o ingenuità, è molto facile vedere in rete delle notizie che pure sembrando vere e magari anche ben documentate, poi invece vengono scoperte nel tempo come falsità.

Cosa fare per difendersi dalle fake news?
Spesso non è facile riconoscere una bufala, ma alcune semplici norme, si possono evidenziare:

  1. Non fidarsi della prima ‘evenienza’ solo perché questa è favorevole al nostro pensiero
  2. Valutare sempre la provenienza e l’affidabilità di chi propone la notizia
  3. Verificare l’esistenza di altri riscontri ‘affidabili’ a favore dell’ipotesi
  4. Consultare e confrontare più articoli sull’argomento provenienti da giornali, notiziari, blog riconosciuti come ‘seri’
  5. Consultare il profilo pubblico di chi scrive la notizia, analizzando il curriculum vitae, i ruoli svolti e i contesti vissuti e i lavori passati e presenti

Nel caso di notizie di carattere scientifico/medico, valutare l’esistenza di pubblicazioni certificate sull’argomento consultando siti come:  https://www.researchgate.net/  –https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/ o altri siti analoghi (necessaria la conoscenza della lingua inglese)

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